La decisione sulla ricetta elettronica arriverebbe con il decreto Milleproroghe, dopo la richiesta assidua dell’associazione dei medici.
Dal 1° gennaio si sarebbe dovuti tornare alla prescrizione materiale da parte del proprio medico di base, e alle file interminabili in farmacia. Dopo la richiesta urlata a gran voce dall’associazione, il Governo Meloni ha deciso di prorogare il provvedimento sulla ricetta elettronica, con una scadenza posticipata al 31 dicembre 2023.
Mancano solo 10 giorni alla fine dell’anno che segna la chiusura della manovra economica in Legge di Bilancio. Tante le misure decise, modificate, riprese e revisionate. Ma una fra tutte potrebbe soddisfare le associazioni dei medici, facilitando la vita sia ai cittadini che ai medici di base. Si tratta della ricetta elettronica, la quale sarà prorogata anche per il 2023.
Una battaglia vinta
All’inizio della pandemia da Covid, a marzo del 2020 fu introdotta una misura che facilitasse ai medici la prescrizione dei farmaci ai propri pazienti, senza provocare un sovraffollamento in studio. Questo provvedimento sarebbe scaduto alla fine di quest’anno, ovvero tra una decina di giorni. Ma in seguito alla richiesta dell’associazione dei medici, il governo ha deciso di prorogarlo.
Così, la scadenza della ricetta elettronica adesso prevede la propria scadenza per il 31 dicembre 2023. Sono stati proprio i medici a battersi per ottenere questa possibilità: “Abbiamo interpellato sul provvedimento la segreteria del ministro della Salute facendo presente la scadenza e ci aspettiamo una risposta positiva su una eventuale proroga”, ha detto il presidente di Fnomceo, Filippo Anelli.
Silvestro Scotti, segretario nazionale di Fimmg, ha spiegato quanto sia indispensabile la proroga della “ricetta dematerializzata, che permette di ridurre l’affollamento negli studi medici anche in un momento come quello del picco di contagio influenzale”, prcisando l’obiettivo di raggiungere la possibilità di ottenere una ricetta direttamente attraverso la tessera sanitaria elettronica.